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Defibrillatore: tutto quello che c’è da sapere

In maniera molto generica, il defibrillatore è un dispositivo elettronico salvavita che permette l’esecuzione della defibrillazione elettrica, procedura di tipo medico che, mediante la somministrazione di scariche elettriche al cuore, ha come finalità il ripristino di un ritmo cardiaco normale e stabile in pazienti che presentano un’aritmia maligna responsabile di un arresto cardiaco (ossia, una tachicardia ventricolare senza polso o una fibrillazione ventricolare).

Difatti, una persona che all’improvviso perde conoscenza, che non risponde agli stimoli esterni e che non respira autonomamente potrebbe essere stata colpita da un arresto cardiaco. Quando il cuore non riesce a pompare il sangue in maniera adeguata verso gli organi che compongono il nostro corpo umani, i tessuti, non ricevendo ossigeno, vanno incontro a danni, talvolta permanenti e irreversibili, che possono portare rapidamente alla morte.

arresto cardiaco

Fig. 1 – Arresto cardiaco.

In queste condizioni, se il paziente viene soccorso con un massaggio cardiaco e mediante l’utilizzo di un defibrillatore entro 3-5 minuti al massimo dall’evento, la probabilità che sopravviva può arrivare fino all’80%.

Se pensiamo che in Italia, ogni anno, vengono colpite da arresto cardiaco improvviso circa 70.000 persone e nel 70% dei casi questo accade in presenza di testimoni, è molto semplice capire che con un defibrillatore a portata di mano si potrebbero salvare anche il 40%

dei casi, cioè migliaia di persone.

COS’È IL DEFIBRILLATORE

Semplificando molto, il defibrillatore è un dispositivo elettrico in grado di erogare una o più scariche elettriche al cuore del paziente.

Da un punto di vista prettamente scientifico e specialistico, invece, il defibrillatore è uno strumento in grado di depolarizzare il tessuto muscolare del cuore (il miocardio), ristabilendo il normale ritmo cardiaco imposto dal nodo seno atriale, ossia dall’atrio destro.

Alimentato a batteria o mediante presa di corrente, il defibrillatore è generalmente composto da un’unità centrale dedicata all’analisi del ritmo cardiaco del paziente e da due elettrodi (o piastre metalliche) attraverso i quali vengono trasmesse le scariche elettriche al torace dello stesso.

L’applicazione degli elettrodi può avvenire in diversi punti del busto. Nella maggior parte dei casi, una delle due piastre metalliche viene posizionata appena sotto la spalla destra, mentre l’altra viene collocata appena sotto l’ascella sinistra. È possibile, altresì, posizionare uno dei due elettrodi al centro del petto e l’altro sulla schiena, in posizione opposta al primo; ed, infine, uno appena sotto l’ascella destra e l’altro appena sotto l’ascella sinistra.

TIPOLOGIE E UTILIZZO

Sono quattro le principali tipologie di defibrillatore:

  • defibrillatore manuale
  • defibrillatore semiautomatico esterno (DAE)
  • defibrillatore automatico esterno (DAE)
  • defibrillatore impiantabile o automatico interno

Quest’ultimo, però, è uno strumento molto particolare, che, per dimensioni e modalità di utilizzo, ricorda più un pacemaker che non un generico defibrillatore.

Defibrillatore manuale

Fig. 2 – Defibrillatore manuale

DEFIBRILLATORE MANUALE ESTERNO

Il defibrillatore manuale esterno, o più semplicemente defibrillatore manuale, è un defibrillatore coniugato ad un elettrocardiografo che funziona esclusivamente sotto la guida di un operatore medico. Infatti, è in base al tracciato elettrocardiografico risultante dall’analisi del ritmo cardiaco del paziente che l’operatore medico decide se e quale scarica elettrica erogare al cuore dello stesso.

L’utilizzo corretto del defibrillatore manuale richiede, quindi, una preparazione specifica sia su come funziona lo strumento per la defibrillazione, sia su come funziona un elettrocardiografo. Pertanto, il defibrillatore manuale esterno è un dispositivo che trova impiego, generalmente, solo in ambito ospedaliero o in alcune ambulanze.

DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO ESTERNO (DAE)

Il defibrillatore semiautomatico esterno, noto anche come defibrillatore semiautomatico o semplicemente come defibrillatore DAE, è un dispositivo salvavita in grado di rilevare autonomamente le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca del paziente, stabilendo se sia necessario o meno erogare una

defibrillatore semiautomatico

Fig. 3 – Defibrillatore semiautomatico esterno (DAE).

scarica elettrica al cuore dello stesso.

Le uniche azioni da compiere, quindi, sono soltanto due: posizionare gli elettrodi sul torace del paziente e accendere il dispositivo.

Eseguite queste operazioni, il defibrillatore effettuerà un’analisi del ritmo cardiaco del paziente, che, a seconda del modello a disposizione, può richiedere dai 10 ai 20 secondi. Successivamente, se il dispositivo ne rileverà la necessità, si predisporrà per erogare uno shock elettrico. Soltanto in questo caso, quindi, e accertandosi che nessuno stia toccando l’individuo, l’operatore dovrà premere il pulsante per somministrare la scarica elettrica al cuore del paziente, generalmente contrassegnato da un lampo.

Da notare una cosa importantissima: nel caso in cui il defibrillatore non rilevi lo stato di arresto cardiaco del paziente, non sarà in alcun modo possibile effettuare la defibrillazione, nemmeno premendo ripetutamente il pulsante dello shock.

Per questo motivo, assieme al fatto che sono estremamente intuitivi e semplici da utilizzare, i defibrillatori semiautomatici esterni disponibili oggi sul mercato richiedono una preparazione minima per poterli adoperare correttamente.

Con un corso della durata di 6-8 ore totali, comprensivo di una parte teorica e di una parte pratica, chiunque può imparare a utilizzare correttamente un defibrillatore semiautomatico esterno.
Fra l’altro, chi partecipa a questi corsi per l’utilizzo di un defibrillatore semiautomatico, riceve istruzioni dettagliate anche su come provvedere alla rianimazione cardiopolmonare (RCP), procedura complementare alla defibrillazione (corso BLS-D).

defibrillatore automatico esterno

Fig. 4 – Defibrillatore automatico.

DEFIBRILLATORE AUTOMATICO ESTERNO (DAE)

Il defibrillatore automatico esterno, conosciuto anche come defibrillatore automatico o defibrillatore DAE anch’esso, è un dispositivo salvavita capace di analizzare la frequenza cardiaca del paziente, di stabilire la necessità e la tipologia di scarica elettrica da somministrare allo stesso, ed, eventualmente, di attuare la defibrillazione senza che l’operatore digiti alcun pulsante.

In altre parole, colui che si appresta ad usare un defibrillatore automatico esterno deve solamente azionare lo strumento e posizionare gli elettrodi sul torace dell’individuo, lasciando che il dispositivo stesso compia le operazioni necessarie.

Attualmente, in Italia, rispetto ai modelli semiautomatici, i defibrillatori automatici esterni sono molto meno diffusi.

DEFIBRILLATORE CARDIACO IMPIANTABILE

Il defibrillatore cardiaco impiantabile, o defibrillatore automatico interno, è un defibrillatore dalle dimensioni ridotte capace di monitorare il ritmo cardiaco di un individuo e impartendo una scarica elettrica al suo cuore qualora se ne presentasse il bisogno.

Come accennato in precedenza, il defibrillatore cardiaco impiantabile assomiglia molto a un pacemaker. Infatti, come quest’ultimo, richiede un intervento chirurgico per il suo inserimento sottocutaneo, è unito al cuore per mezzo di elettrocateteri, e, una volta installato, un cardiologo deve programmarlo attraverso un dispositivo computerizzato appositamente studiato allo scopo. Per ovvie ragioni, la programmazione dipende dal disturbo cardiaco che affligge il paziente.

DEFIBRILLATORE: QUANDO È OBBLIGATORIO

Il defibrillatore DAE è uno strumento salvavita diventato obbligatorio per molte realtà. Mentre per le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, il defibrillatore è obbligatorio per legge, esistono diverse situazioni in cui il defibrillatore non è obbligatorio, ma fortemente consigliato.

Di seguito i dettagli.

Legge sul defibrillatore

Con la legge n. 120 del 3 aprile 2001 il nostro Paese, per la prima volta, ha regolamentato l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni su tutto il territorio nazionale.

Tale disposizione afferma che: “È consentito l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.

Al di fuori degli ospedali, quindi, era prevista la presenza del solo defibrillatore semiautomatico esterno, e non di quello automatico.

Con la nuova legge approvata alla camera il 30 luglio scorso, il DDL S. 1441, denominato Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero, si vuole invece favorire la progressiva diffusione e utilizzazione sia dei defibrillatori semiautomatici esterni che di quelli completamente automatici. Attualmente il decreto è fermo in Senato, in attesa dell’approvazione finale.

Decreto Balduzzi

Per quanto riguarda le società sportive, la Legge prevede l’obbligo di avere un defibrillatore semiautomatico esterno all’interno dell’impianto sportivo. A seguito del caso del calciatore del Livorno Piermario Morosini, morto in campo per arresto cardiaco il 14 aprile 2012, è infatti scattato il Decreto Balduzzi.

Con il Decreto Balduzzi, le società sportive professionistiche e le società sportive dilettantistiche hanno l’obbligo di dotarsi di un defibrillatore: le prime dal 20 luglio 2013, le seconde dal 1° luglio 2017.

Ma la legge non riguarda tutti gli sport. Difatti, non sono obbligate ad avere il defibrillatore tutte le società sportive dilettantistiche che svolgono attività sportive con un ridotto impegno cardiocircolatorio, come ad esempio le bocce, il biliardo, il golf, la caccia sportiva, la pesca, gli sport di tiro, i giochi da tavolo e gli sport assimilabili.

Luoghi in cui è consigliato il defibrillatore

Fino a quando non verrà approvato in Senato il succitato DDL S. 1441 dl 2019, rimane valido il DECRETO 18 marzo 2011 nel quale il Ministero della Salute ha elencato i criteri per la distribuzione dei defibrillatori semiautomatici sul territorio nazionale.

Seguendo questi criteri, le aree più consigliate per posizionare un defibrillatore sono le seguenti:

  • i luoghi con elevati flussi di persone o attività a rischio, come aeroporti, stazioni di treni, stazioni di autobus, eccetera;
  • i luoghi che richiamano un’alta affluenza di persone come centri commerciali, ipermercati, alberghi, ristoranti, eccetera;
  • i luoghi in cui si praticano attività ricreative ludiche come auditorium, cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, sale gioco, eccetera;
  • le farmacie, per l’alta affluenza di persone e per la loro diffusione capillare in paesi e città;
  • nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, nei poliambulatori e negli ambulatori medici;
  • nei luoghi isolati e nelle zone disagiate, anche se scarsamente popolate, perché i soccorsi non riuscirebbero ad arrivare nei tempi utili;
  • negli istituti penitenziari, negli istituti penali per minori, nei centri di permanenza temporanea e nei centri di assistenza.

Inoltre:

  • nei mezzi di soccorso sanitario a disposizione del 118;
  • nei mezzi di soccorso sanitario di volontariato, della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile;
  • nei mezzi aerei e navali adibiti al soccorso e al trasporto degli infermi;
  • nelle ambulanze che effettuano il servizio di assistenza e trasporto sanitario.

È consigliata la presenza dei defibrillatori DAE anche nei mezzi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di Finanza, della Polizia locale, del Soccorso alpino e della Capitanerie di Porto.

PREZZO DEFIBRILLATORE

Del costo di un defibrillatore DAE ne avevamo già discusso in questo articolo, che vi invitiamo a rileggere. Comunque, molto brevemente, sul mercato sono presenti diversi defibrillatori prodotti da numerose aziende, con prezzi che variano dai 700 ai 2.000 euro. Ma poiché si tratta di dispositivi salvavita, durante l’acquisto riteniamo che sia di fondamentale importanza tenere bene in considerazione il rapporto QUALITÀ/PREZZO. Non tutti i defibrillatori, infatti, hanno le stesse performance e le stesse garanzie. E non tutti i DAE disponibili in commercio presentano la stessa semplicità di utilizzo.

AVVERTENZE

La più importante avvertenza relativa all’utilizzo di tutte le tipologie di defibrillatore è quella di tenersi a debita distanza dal paziente nel momento in cui viene erogata la scarica elettrica. Difatti, se una persona tocca il paziente durante la somministrazione dello shock elettrico, assorbe anch’essa parte della scarica impartita e potrebbe sviluppare un’aritmia più o meno grave.

APPROFONDIMENTI

https://www.heartsinepad.it/news/defibrillatore-automatico-o-semiautomatico-quale-acquistare/
https://www.heartsinepad.it/news/guida-all-acquisto-defibrillatore-semiautomatico/
https://www.heartsinepad.it/news/defibrillatori-dae-automatici-esterni-defibrillatori-dae-semiautomatici-esterni/

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